Il presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo lancia l'allarme sulla solitudine a cui sono sottoposti gli anziani per proteggerli dalla pandemia nelle Rsa.
Per questo richiede un superamento del sistema delle Rsa e delle case di riposo. Intanto richiede che tutte le strutture si attrezzino almeno per le video chiamate, per evitare problemi psichici e fisici. La Comunità di Sant’Egidio lavora da decenni con gli anziani più soli e fragili e richiede che la pandemia diventi un momento utile per ripensare al sistema di assistenza, con l'allargamento dell'assistenza domiciliare integrata. Oggi sono previste solo 16 ore l’anno per un anziano bisognoso.
Impagliuzzo propone anche l’adozione in tutta Italia da parte del welfare pubblico del programma 'Viva gli anziani'. Da anni questo programma della comunità di Sant’Egidio aiuta con il monitoraggio gli anziani di diverse regioni. Il programma si basa sull’amicizia e la vicinanza verso le persone anziane e quindi sulla trasformazione della residenzialità.
L'assistenza degli anziani fragili è svolta principalmente dalle badanti, pagate dalle pensioni degli assistiti o dalle famiglie. Anche qui si potrebbero semplificare le pratiche per i permessi di soggiorno e per i certificati di idoneità alloggiativa che deve essere certificata dalle Asl, che, suggerisce il presidente, potrebbe essere sostituito dall’autocertificazione.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)