Ogni anno la Focsiv, Federazione degli organismi cristiani servizio internazionale volontario, attribuisce dei premi ai volontari che si sono maggiormente distinti nella loro opera al servizio degli altri. Il Premio Volontario dell’anno è stato assegnato alla 64enne siciliana Renata Cardi, una vita passata a prendersi cura del prossimo.“Grazie all’esempio dei miei genitori ho cominciato a frequentare la parrocchia a Catania, la mia città, e a offrire il mio aiuto sia nel catechismo sia nell’assistenza agli anziani”, racconta.
Dopo aver conosciuto un missionario ha iniziato ad occupasi per le missioni e con altri giovani nel 1983 ha fondato il Cope, Cooperazione paesi emergenti, viaggiando più volte in Africa e occupandosi di progetti di sostegno alle donne, dall’alfabetizzazione e la cura dell’orto e degli animali, alla preparazione di marmellate e alla loro commercializzazione. Non potendo più lasciare l’Italia, a causa della pandemia, si è dedicata al suo prossimo della porta accanto, dando vita ad un progetto di condominio solidale per assicurare pasti caldi alle persone in difficoltà. Poiché le mense erano chiusi lei e la sua associazione hanno iniziato preparare panini, creando un gruppo su WhattsApp con altre piccole associazioni per raccogliere alimenti da tenere in magazzino. Le famiglie bisognose potevano chiamare un numero verde per la richiesta e la consegna dei pacchi.
Ali Mammer, invece, ha ricevuto il Premio Volontario servizio civile universale emergenza Covid. Ali, marocchino, vive in Italia da quando ha 2 anni e mezzo. Dopo il diploma ha scelto di fare un anno di servizio civile internazionale. Aveva appena preso servizio al comune del suo paese, Casale di Scodosia (PD) quando è scoppiato il Covid. “Mi è giunto così il compito, racconta, di aiutare gli anziani. Facevo la spesa, acquistavo farmaci e li consegnavo a domicilio. Li accompagnavo alle visite. Per me erano persone e ho sempre cercato con loro un rapporto di amicizia”.
Questa la motivazione del suo premio: “Per il suo senso di matura consapevolezza delle finalità e senso profondo della propria azione verso gli alti. Per il rispetto dei più fragili e la cura di chi ha bisogno”. Ali si è sentito onorato del riconoscimento e ha espresso il desiderio di condividerlo idealmente con tutti gli altri volontari italiani.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)