Il Rapporto Ospedali & Salute/2018 descrive annualmente l’andamento del sistema ospedaliero italiano, che si presenta come una realtà più che consistente, con più di 1.000 istituti di cura, 200.000 posti letto, 8,8 milioni di ricoveri, 632.000 addetti e una spesa complessiva di 63,1 miliardi di euro, pari al 55,4% della spesa sanitaria pubblica totale.
L’ottica del Rapporto è da sempre caratterizzata da una doppia analisi, quella rivolta agli utenti e ai cittadini per i quali la protezione sociosanitaria pubblica è stata concepita e quella rivolta alla “macchina”, nelle sue varie componenti, che si presenta all’insegna di un sistema misto pubblico-privato così come è previsto dalla normativa ma anche come viene percepito e utilizzato dai cittadini.
Quest’anno si è posta l’attenzione, dal lato della domanda, su due temi particolarmente “caldi”, concernenti le liste di attesa, da un lato e l’accesso ai servizi di Pronto Soccorso, dall’altro. Si tratta di due esperienze che coinvolgono un flusso rilevante (e talvolta plurimo) di persone che interessa il 38,7% della popolazione adulta per le prime e il 28,7% per i secondi. Si possono perciò manifestare dei problemi di “ingorgo” che generano ansie, tensioni, insoddisfazioni e comportamenti alternativi – talvolta impropri – nell’utilizzo del Pronto Soccorso oltre che aumentare la spesa out-of-pocket da parte delle famiglie. Allo scopo di comprendere meglio i due ambiti citati sono state effettuate tre indagini parallele, rispettivamente sulla popolazione adulta, sulle persone che hanno sperimentato effettivamente liste di attesa e servizi di Pronto Soccorso durante gli ultimi dodici mesi e infine sui caregiver.