Sotto la spinta dell’invecchiamento della popolazione e della normativa previdenziale vigente, aumentano i lavoratori di età compresa tra i 55 e i 64 anni. Poche le misure previste per favorirne la permanenza al lavoro, benessere psico-fisico e produttività. Il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali attraverso il suo “Osservatorio sul Mercato del Lavoro” sottolinea l’urgenza di implementare nuove politiche di active ageing . Lo ha fatto nel corso del convegno “Over 55, sfida o opportunità per il mercato del lavoro?”. Dall’Osservatorio emerge che, i lavoratori anziani non sono invogliati in alcun modo a rimanere al lavoro e, anche “quando costretti” ( legge Fornero), non sono spesso messi nelle condizioni migliori per farlo. Di qui, la necessità di una nuova strategia di age management che aiuti a realizzare il miglior matching possibile tra i fabbisogni dell’azienda e le competenze dei lavoratori over 55. Due i punti cardine sui quali agire: riorganizzazione delle modalità di lavoro ( soluzioni d’orario flessibile, telelavoro smart working), e dell’ambiente di lavoro (con accorgimenti che minimizzino ad esempio gli spostamenti e favoriscano l’aumento della produttività). Il tutto senza trascurare l'elemento della formazione come strumento per contrastare i rischi dell’obsolescenza delle competenze professionali.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)