In occasione della giornata mondiale dell’osteoporosi, tenutasi lo scorso 20 ottobre, le associazioni di pazienti Aflar e Grio si sono unite per sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia, che colpisce le persone anziane, e che spesso è sottovalutata e non curata. Ricordiamo che la prima frattura da fragilità ossea generalmente appare tra 50 e 60 anni; In Francia, nel 2010, ci sono stati quasi 393.000 fratture (più di due terzi, il 68%, nelle donne) di cui 90.000 fratture del collo del femore, 56.000 vertebre, 56.000 polso e 191.000 altre fratture che interessano in particolare bacino, costole, omero, tibia-fibula, clavicola, scapola o sterno. La maggior parte di queste sono il risultato della fragilità ossea. Secondo un nuovo rapporto della International Osteoporosis Foundation (IOF), si stima che in Francia il numero di fratture legate all'osteoporosi nel 2030 sarà del 24% superiore rispetto al 2017. Questo rapporto mostra inoltre che oltre i tre quarti (il 77%) delle donne e quasi i due terzi (il 64%) degli uomini con più di 50 anni in Francia non ricevono un trattamento adeguato per la loro osteoporosi. L’ osteoporosi, che non può essere considerata alla stregua di un comune e ineluttabile processo di invecchiamento, provoca una graduale perdita della qualità delle ossa; nelle donne il processo accelera al momento dei cambiamenti ormonali della menopausa. " È essenziale che ogni donna si interroghi sul suo rischio di osteoporosi e lo comunichi al proprio medico” spiega il professor Bernard Cortet. La densitometria ossea consente di formulare una diagnosi in modo semplice e indolore per impostare un follow-up e un trattamento adeguato.