L'osteoporosi colpisce in Italia  più di cinque milioni di persone, numero che aumenterà per la sempre maggiore presenza di over 65. Il 20 ottobre si celebra la Giornata mondiale contro l’osteoporosi. L’osteoporosi colpisce anche gli uomini, per 3,5 milioni di donne, sono circa un milione gli uomini con le ossa fragili in Italia. Ma nella donna l’osteoporosi è legata al deficit degli estrogeni dopo la menopausa quando il calo degli ormoni femminili altera il meccanismo alla base del rinnovamento del tessuto osseo, lasciando più spazio di azione agli osteoclasti, le cellule che demoliscono il tessuto osseo. Nell’uomo nella maggior parte dei casi è dovuta a cause secondarie, come altre malattie che determinano una perdita di massa ossea, per esempio l’ipogonadismo, l’uso di corticosteroidi, di farmaci oncologici contro il cancro alla prostata e l’abuso di alcool e di sigarette. Bisogna avere sane abitudini sin da giovani, per accumulare un’adeguata riserva di massa ossea, destinata gradualmente a essere perduta nel corso dell’invecchiamento. L’attività fisica è di aiuto nel prevenire l’osteoporosi, soprattutto camminare all’aria aperta perché, soprattutto nella bella stagione, l’esposizione ai raggi solari stimola nell’organismo la produzione di vitamina D, nutriente dal ruolo fondamentale per rafforzare le ossa. Per cominciare in compagnia, il 5 e il 6 novembre sono in calendario i Walking Days, giornate in cui camminare insieme. Anche a tavola una corretta alimentazione tiene lontana l'osteoporosi.