L'osteoporosi in Italia non viene gestita in maniera ottimale, in quanto i comportamenti spesso non sono conformi alle Linee Guida relativamente alla diagnostica ed alla terapia. Le conseguenze sono la frequente mancata diagnosi delle non rare forme di osteoporosi secondaria, un eccessivo ricorso a trattamenti farmacologici che vengono prescritti a pazienti a basso rischio fratturativo e l'inappropriatezza terapeutica. Per questo motivo si è pensato di coinvolgere in un dibattito le principali società scientifiche che in Italia si occupano di osteoporosi, con la creazione di una Commissione paritetica che ha prodotto un documento approvato dalle Società stesse che si sono impegnate a diffonderlo capillarmente tra i loro associati. In tal modo potrà essere raggiunto un considerevole numero di medici (oltre 20.000) a cui proporre un comportamento più adeguato per la gestione dell'Osteoporosi.
(Sintesi redatta da: Marcello Mamini)