In occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, Paola Villa, responsabile dell’Ambulatorio per i disturbi della menopausa e osteoporosi, alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, per sensibilizzare e informare la popolazione sui rischi dell’osteoporosi, malattia assai diffusa e spesso sottostimata che colpisce soprattutto le donne, ma che non risparmia certamente gli uomini, ha elaborato alcune indicazioni per arrivare ad una diagnosi prima possibile per intervenire con raccomandazioni, stile di vita e farmaci quando è necessario. L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da alterazioni qualitative della micro e macroarchitettura dell’osso. In Italia 4.500.000 sono le persone affette (il 7,5% della popolazione) di cui 1.000.000 di uomini. L’osteoporosi in post menopausa si può manifestare con dolori ossei, mal di schiena, cifosi diminuzione dell’altezza e diventare causa di fratture. Le sedi di frattura più frequenti in menopausa sono l’avambraccio distale (frattura di Colles, 15%), i corpi vertebrali (32%) e il collo del femore (16-20%).
(Fonte: tratto dall'articolo)