L’osteoporosi colpisce, anche se meno frequentemente, gli uomini, che tendono a sottovalutarne la pericolosità proprio a causa del loro sesso. Il pregiudizio di genere colpisce anche i medici, nonostante la patologia colpisca sì una donna su 4, ma anche 1 uomo su 10.
Negli uomini il problema si manifesta più tardi, dopo i 65 anni, perché i maschi hanno un declino graduale della produzione degli ormoni sessuali, e di conseguenza anche la perdita di calcio è più tardiva e più lenta. Inoltre, va considerato che hanno una massa minerale ossea in media più alta di quella delle donne e, di conseguenza, arrivano più tardi a oltrepassare la soglia dei valori inferiori alla norma.
Come prevenzione gli uomini tra i 50 e i 69 anni dovrebbero sottoporsi ad una Moc, soprattutto se l’uomo ha subito una frattura a seguito di una caduta dopo i 50 anni. Per i maschi non esiste un potenziale motivo scatenante, ma molto è insito nel fattore genetico e nello stile di vita a rischio e nei farmaci impiegati in alcune patologie.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)