Nell’ambito di “Giotto”, un progetto europeo del programma Horizon 2020 appena finanziato con oltre 5 milioni di euro per i prossimi quattro anni, l’Università di Pisa, con tredici partner scientifici e industriali di dieci diversi Paesi, svilupperà una “colla” da utilizzare in caso di fratture non scomposte: una “rete” connettiva ad espansione da iniettare per riparare bacino e vertebre. In progetto anche la realizzazione di “impalcature” in 3D (tridimensionali) per far rigenerare le ossa nei casi più gravi. Tali impianti saranno costituiti da collagene e idrossiapatite (presenti naturalmente nelle nostre ossa), più un materiale microplastico che si riassorbirà una volta rigenerato l’osso.
L’osteoporosi è una malattia ossea molto comune dopo la menopausa e nell’invecchiamento. Si manifesta quando l’osso diventa più poroso quindi debole e fragile, al punto da rompersi con una caduta o con lievi sollecitazioni come piegarsi o tossire.
Si calcola che oggi, nel mondo, si verifichi una frattura osteoporotica ogni 3 secondi.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)