L’osteoporosi non è un problema che riguarda solo le donne, come molti credono, ma colpisce anche la popolazione maschile over 55. È una malattia che non dà sintomi finchè non si verifica una frattura, ecco perché è spesso chiamata la “malattia silenziosa”. Colpisce tutte le ossa ma principalmente le vertebre, il polso e l’anca. Sono molto comuni anche le fratture del femore, del bacino e dell’omero. Per un uomo il rischio di andare incontro ad una frattura ossea è superiore a quello di di sviluppare un tumore alla prostata, anche se pochi ne sono consapevoli. Dopo i 60 anni, secondo la Società Italiana dell’osteoporosi, gli uomini dovrebbero sottoporsi ad un’analisi del sangue per il controllo dei livelli di vitamina D e E e successivamente ad una densiometria ossea, la moc. Le cure sono le stesse delle donne: i bifosfonati, sostanze che si legano al tessuto osseo e ne riducono il riassorbimento. Da non dimenticare l’attività sportiva: 30 minuti di camminata al giorno sono sufficienti a ridurre la perdita di massa ossea.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)