L’acqua si è dimostrata ottimale per rinforzare lo scheletro e contrastare l'osteoporosi, la malattia dell'apparato scheletrico dovuta alla bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo. Alcuni studi pubblicati su Osteoporosis International e uno italiano su Journal of Clinical Gastroenterology hanno dimostrato che, a pari quantità di acqua bevuta, l'assorbimento di una concentrazione di calcio superiore a 200 mg mg/l si riduce percentualmente e che la quantità di sodio nell'acqua minerale non ostacola l'assorbimento del calcio da parte dell'intestino. L'osteoporosi è un problema che interessa tutti e porta ad un maggior rischio di fratture. Per prevenire questi problemi bisogna riuscire ad assumere il calcio nelle quantità giornaliere raccomandate, ma non è facile, perché è presente in pochi alimenti. Per questo l’acqua (che non apporta calorie) è una sorgente naturale di calcio ottima, che, unita ad uno stile di vita sano e un'alimentazione equilibrata è fondamentale per mantenere le ossa forti. Il quantitativo di calcio giornaliero si differenzia per età; 1000 mg in età adulta, 1200 mg durante l’adolescenza, e al massimo 1500 mg da anziani o in gravidanza. Per le donne il pericolo osteoporosi è dopo i 45/50 anni, vicino alla menopausa, mentre per gli uomini è successivo; in Italia riguarda il 23% delle donne over 40 e il 14% degli uomini over 60 e i dati, complice la crescita dell’aspettativa di vita, sono in crescita. E’ anche per questo che, dopo i 65 anni, il 40% delle persone riporta una frattura, che, nei casi riguardanti il femore, comporta la mortalità del 5% nel periodo immediatamente successivo all'evento e 15-25% a un anno. Anche perché solo il 30-40% dei soggetti riesce a tornare com’era prima dell’incidente.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)