«Prima di morire devo separarmi dal marito», ha detto l’anziana signora alle operatrici del Centro antiviolenza “La Nara” di Prato trovando il coraggio di dire basta ad anni di dolori e sofferenze, umiliazioni e botte e schiaffi inferte dal quel marito con cui ha condiviso una vita. Poco importa se ha 80 anni e le sono spuntati i capelli bianchi. Non è mai troppo tardi per ribellarsi. Adesso questa vittima di violenza è seguita in tutti i percorsi di recupero con l’inserimento in una casa rifugio. Episodi particolari come quelli dell’ottantenne che si ribella al marito o altri che racconta la Presidente della Nara (anche casi di madri picchiate dai figli) conferiscono ancora più significato alla Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre. Tanti gli appuntamenti promossi dal Comune con diverse realtà territoriali (LItaliaintesta, Artemia, Ipazia, Arci, coordinamento donne Cgil, La Nara, Soroptimist). Convegni, incontri, spettacoli, letture per ricordare e sostenere le vittime di violenza. Purtroppo i dati continuano ad essere eclatanti se si pensa che l’Associazione Nara nel 2014 ha risposto a 256 nuove richieste di aiuto contro le 276 dell’anno passato.
(Sintesi redatta da: Silvana Agostini)