La longevità è un fenomeno che la nostra penisola conosce bene. Negli ultimi anni gli ultracentenari del Cilento o della Sardegna hanno attratto eserciti di ricercatori internazionali a caccia dei loro segreti. Le interviste che hanno documentato questi microcosmi "baciati dall’elisir di lunga vita" ci consegnano il ritratto di persone anziane ancora attive e lucide.
Lo ribadiscono Franca Porciani, giornalista e scrittrice, e Elio Musco, neuropsichiatra e geriatra, autori del libro che ha per titolo proprio questo proclama: "Restare giovani si può" (edito da Giunti).
Ma in che modo si può rallentare l’invecchiamento cognitivo e preservare la salute del nostro cervello? Semplicemente stimolandolo, restando curiosi. Il cervello riesce a creare nuove connessioni anche nella cosiddetta Terza Età grazie agli stimoli che riceve dall’esterno. Questi stimoli vanno dunque intensificati. Gli autori propongono una “ricetta” con cui vivere al meglio anche la maturità. Musco e Porciani parlano di “pillole di saggezza”: niente farmaci, ma solo la trama di una strategia che possa orientare questi anni. Ad esempio fare esercizi che allenino il cervello, gestire con serenità la solitudine, essere ironici e ottimisti, imparare a rilassarsi.
(Fonte: tratto dall'articolo)