Con il titolo «La sera conosce cose che il mattino nemmeno immagina» parte a Venezia la nuova edizione di Gold Age, forum dedicato agli over 50. Quattro giorni di incontri, testimonianze, workshop ed esposizioni per parlare della terza età. «Diciamo sempre che l’anziano dobbiamo trattarlo come una risorsa, non come un problema. Bene, il senso di questa iniziativa – sottolinea Renato Borghi, presidente nazionale di 50& Più – è quello di informare gli over 50 sulle novità della ricerca scientifica in tutti i campi evidenziando il cambiamento che portano nel quotidiano. Abbiamo voluto informare sul progresso scientifico e su come questo può influenzare l’esistenza di tutti. Il modo in cui gli altri percepiscono gli anziani sta mutando. Non vi è più l’immagine dell’anziano debole costoso per la società e afflitto nella sua fragilità permanente». Gli anziani danno il loro contributo per il sostegno economico delle famiglie, dove svolgono anche un ruolo educativo straordinario e «possono continuare a dire la loro anche sul mondo del lavoro». E’ importante però la qualità di vita che si ha da anziani e per questo, suggerisce Elena Dogliotti, biologa, nutrizionista della Fondazione Umberto Veronesi, l’arma migliore a disposizione è la prevenzione. L’OMS suggerisce che, con uno stile di vita salutare, si possono prevenire circa l’80% delle patologie cardiovascolari e del diabete e almeno il 40% dei tumori. La ricerca è sempre più impegnata a comprendere i meccanismi di interazione fra le molecole del cibo e il nostro patrimonio genetico, per capire quali siano le combinazioni migliori. Darja Kanduc, già docente di Biochimica all’università di Bari, nel suo intervento racconta come, grazie ai “gerontogeni” (i geni che si modificano o agiscono durante l’invecchiamento) dopo i 50 anni si può vivere una rinnovata gioventù. La premiazione delle opere finaliste della prima edizione del Concorso internazionale di cortometraggi Corti di lunga vita, che si è tenuta parallelamente ai convegni, ha visto la vittoria di «Caterina guarda Caterina», di Caterina Silva come primo classificato, seguito da «The colorful life of Jenny P.», di Daniele Barbiero, e terzo è arrivato «Perdutamente», di Emilio Guizzetti, tutti premiati dal Presidente della Giuria Pupi Avati. Il premio della giuria popolare è andato invece a «La follia (h)a più voci», di Alessandra Cocciolo Minuz.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)