Nonostante la maggior parte delle diagnosi di tumore colpisca persone che hanno più di 65-70 anni, con 500 nuovi casi al giorno finora non c’è stata una grande attenzione per questa fascia di età. Per cercare di cambiare le cose è partita la campagna La lotta contro il cancro non ha età promossa dalla Fondazione Insieme Contro il Cancro, che prevede una raccolta di fondi e iniziative di formazione per gli operatori e di informazione per pazienti, familiari e cittadinanza. Spiega Francesco Cognetti, direttore del dipartimento di Oncologia medica dell’Istituto Regina Elena di Roma e presidente della Fondazione: «Anche se la vita si allunga e, con essa, cresce di continuo il numero di casi di tumore negli anziani, il sistema fatica a reagire adeguatamente, sia perché sconta ancora un retaggio culturale del passato – un tempo chi si ammalava non diventava anziano, e comunque non si viveva così a lungo – sia perché prendersi cura di una persona che spesso ha altre patologie concomitanti o che richiede, per esempio, aggiustamenti delle terapie, o assistenze particolari, è più complicato e costoso, e implica l’impiego di strumenti specifici». Tra gli obiettivi della campagna maggiore collaborazione tra oncologi e geriatri, la richiesta di estendere gli screening di popolazione, a chi ha più di 65 anni, e la conoscenza, per i cittadini di cosa può offrire la zona in cui vivono. Cognetti auspica una maggiore formazione per gli oncologi riguardo ai parenti anziani e una più forte collaborazione coi geriatri.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)