Per la prima volta nell'ultimo mese la fascia di età 50-59, quella considerata più a rischio perché conta ancora 1,5 milioni di non vaccinati (3,2 milioni dai cinquantenni agli ultraottantenni), è cresciuta. Dati alla mano infatti, nella settimana tra il 20 e il 26 settembre, sono state effettuate 581mila nuove iniezioni. Considerando solo le prime dosi in pratica, si è invertita la tendenza al ribasso che ha governato il resto del mese (la settimana precedente erano state 490mila). Una crescita dovuta appunto alla rinnovata partecipazione dei 50enni alla campagna vaccinale, +0,4% su base settimanale.
Pur registrando ancora numeri assoluti più bassi di qualunque altra categoria in età lavorativa (20enni, 30enni e 40enni si vaccinano ancora di più), ha un trend d'aumento lievemente migliore (gli under50 toccano +0,3% su base settimanale), assorbendo soprattutto il calo significativo dell'effetto scuola. Tra i 12-19enni infatti, si segnala il rallentamento più forte della campagna con un -0,5%. Intanto la regione Piemonte ha annunciato che i 158 mila over60 residenti nel territorio regionale che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale saranno convocati dalle Asl con una prenotazione corredata di data, ora e luogo per ricevere la dose.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)