Il Forum della pubblica amministrazione quest’anno si svolge interamente online per ragionare sulla «Resilienza digitale»: tema non semplice per una Pa invecchiata dalla lunga fase delle assunzioni contingentate, con un’età media di 50,7 anni che sale a 54 nell’amministrazione centrale, con 540mila persone che hanno superato i 62 anni e 198mila che hanno già totalizzato 38 anni di anzianità, e impoverita da scelte di spending review non proprio strategiche come il taglio del 41% in dieci anni delle spese per la formazione dei dipendenti.
Gli organici si svuotano a un ritmo che non riesce a essere compensato né dai concorsi né dalle regole, come quelle per Comuni e Regioni, che hanno cancellato il vecchio turn over introducendo parametri rivelatisi però ancora più rigidi.
Questo equilibrio già parecchio precario è stato rotto dal successo che «Quota 100» ha mietuto soprattutto negli uffici pubblici: nel 2019 sono saliti su questo treno 90mila persone, altre 83mila sono attese quest’anno intensificando la passione dei dipendenti pubblici per l’uscita anticipata: nella Pa il pensionamento per raggiunti limiti di età arriva solo nel 13,8% dei casi, contro il 20% del privato e il 28% fra i lavoratori autonomi.
E i conti di Quota 100, non tornano nemmeno sul piano economico: perché il bilancio consolidato della Pa ha risparmiato 1,4 miliardi in stipendi, ma ha ha visto cescere di 3 miliardi i contributi previdenziali.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)