I dati Eurostat collocano l’Italia al 18esimo posto in Europa come trend discendente nella popolazione. Alla base, ovviamente, c’è un tasso di natalità che è inversamente proporzionale all’invecchiamento della popolazione. Ciò che si riscontra nei fatti però è la grande vitalità di un’intera generazione di uomini e donne che un tempo sarebbero stati iscritti d’ufficio alla categoria “anziani” e che, in realtà, per stili di vita, aspirazioni, scelte di consumo e opzioni di investimento, anziani non sono affatto.
Merito del sistema sanitario e di una ricerca farmaceutica che rende sempre meno invalidante e più controllabile un numero sempre maggiore di patologie. Ma non sempre il mondo degli investimenti sembra avere colto l’importanza di questa che rappresenta una fetta di mercato consapevole e soprattutto abbiente. Nel numero in edicola sabato 20 maggio Plus24 ha voluto fare il punto sui numerosi capitoli che si aprono a proposito della cosiddetta Silver economy.
A cominciare dalle società già attive in Francia e nel Regno Unito che da poco si stanno affacciando anche sul mercato italiano, specializzate nell’edificazione e nella gestione di centri residenziali dotati di una rete di servizi (infermieristici, sanitari, fisioterapici) e di comfort (palestre, sale concerto) per gli abitanti.
Si aggiungono le polizze Long term care la cui mission specifica è quella di occuparsi di coloro che non sono più autosufficienti e che necessitano di cure costose e costanti. E ancora, i titoli delle società quotate che si occupano della ricerca di farmaci specifici. Ma pure le iniziative assicurative sanitarie e previdenziali che coinvolgono diverse categorie professionali.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)