Paola Barbarino numero uno dell'ADI (Alzheimer Disease International, l'organo internazionale che rappresenta le associazioni nazionali presso l'Oms e sviluppa le linee guida mondiali sulla malattia), spiega come ha iniziato ha occuparsi di Alzheimer. "Abito a Londra, in una strada dove ci conosciamo tutti: quando un vicino fu colpito da demenza, ci mobilitammo. In seguito mi contattò un "cacciatore di teste" il board di Adi: cercava una persona con lunga esperienza internazionale e alla fine scelsero me". Paola sostiene che la nuova frontiera della terapia è l'incrocio di imprenditoria e modelli di ricerca avanzati. Ma non solo finalizzato a "trovare la pillola": oggi grandi imprenditori come Bill Gates cominciano a investire per sviluppare soluzioni tecnologiche che migliorino assistenza e vita quotidiana. Questa è la vera svolta, nell'immediato. Inoltre anche se l'Italia è avanti nella ricerca resta indietro nell'assistenza in quanto il Piano Nazionale per la demenza é senza fondi. Tutto ricade sull'iniziativa privata e questo, in un paese del G8 con 1,2 milioni di persone colpite dal morbo, è vergognoso. Lo stato non può ignorare chi non ha mezzi.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)