La diagnosi precoce del morbo di Parkinson potrebbe essere agevolata dalla misura della quantità di caffeina c'è nel sangue; infatti la malattia si manifesta in presenza di bassi livelli di caffeina nel plasma, indipendentemente dal consumo di caffè. Lo rivela uno studio su 108 pazienti e 31 coetanei sani di controllo, condotto da Shinji Saiki della università Juntendo a Tokio, pubblicato sulla rivista Neurology. Per quanto tutti i partecipanti bevessero una media di 2 caffè al giorno, la presenza di caffeina nel sangue dei pazienti era di gran lunga ridotta: la concentrazione di questa sostanza era un terzo di quella presente nel sangue dei soggetti sani di controllo e per altri sottoprodotti del caffè la concentrazione plasmatica dei pazienti risultava ancora più ridotta.
(Fonte: tratto dall'articolo)