Il 26 Novembre è la Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson promossa dall’Accademia Italiana Malattia di Parkinson e Disordini del Movimento, la Società Italiana di Neurologia (SINI). Dopo la demenza di Alzheimer è la malattia di Parkinson il disturbo neurovegetativo più presente, in Italia vengono rilevati circa 220.oo0 casi, inizia a comparire intorno ai 60 anni ma già a 50 possono esserci i primi sintomi. Come sempre la prevezione viene posta come fattore basilare per poter ottenere benefici significativi e quindi l'importanza di una diagnosi precoce può portare ad un rallentamento della progressione di questa malattia. “La diagnosi precoce nel paziente affetto da Parkinson – afferma il prof. Pietro Cortelli, Ordinario di Neurologia dell’Università di Bologna – consentirà di attuare una strategia terapeutica capace di modificare la storia naturale della malattia: iniziare il trattamento sintomatico o neuro-protettivo nella fase pre-motoria potrebbe, infatti, rappresentare la strategia terapeutica del futuro. Le recenti scoperte sui meccanismi patogenetici della malattia di Parkinson, e in particolare la dimostrazione dell’accumulo di proteine tossiche nel cervello dei pazienti affetti da malattia di Parkinson apriranno nuove e importanti prospettive terapeutiche.”
(Sintesi redatta da: Enos Righi)