Un team di ricerca internazionale, del quale fa parte un gruppo di studiosi dell’Università di Firenze, ha svelato, in un articolo pubblicato su Science, come piccoli aggregati proteici attaccano le cellule nervose nel morbo di Parkinson. In condizioni normali, negli individui sani, questi piccoli oligomeri sono neutralizzati da un complesso sistema chiamato omeostasi proteica (proteostasis network). Negli anziani, questo sistema di controllo neuronale è meno efficiente e gli oligomeri si formano più intensamente agendo indisturbati in specifiche aree del cervello. Lo studio è coordinato da Alfonso De Simone dell’Imperial College di Londra (Regno Unito). Altri contributi sono arrivatidai laboratori delle Università di Cambridge (Regno Unito), Saragozza (Spagna) e Southampton (RegnoUnito). I risultati emersi da questo lavoro non hanno solo un valore legato all’avanzamento delle conoscenze sulla malattia di Parkinson, ma offrono anche la base molecolare per un possibile intervento terapeutico.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)