Una nuova tecnologia permette di rilasciare a livelli più costanti nel tempo la levodopa, l'amminoacido precursore della dopamina utilizzato nella cura dei sintomi del parkinsonismo. Se ne è parlato a Hong Kong, durante l’International Congress of Parkinson’s Disease and Movement Disorders (MDS) 2018. L’effetto dipende da una struttura ripiegata a fisarmonica all'interno di una capsula di gelatina denominata "Accordion Pill". Quando viene ingerita, la capsula si dissolve, rilasciando il film ripiegato al suo interno, che si apre poi nello stomaco e rimane attivo per più di otto ore. «La levodopa - ha spiegato Nadav Navon, della Intec Pharma di Gerusalemme - è un classico esempio di un farmaco che ha bisogno di questa tecnologia in quanto soffre di una stretta finestra di assorbimento, che di fatto avviene solo nel duodeno». I tempi di ritenzione gastrica sono stati studiati mediante risonanza magnetica e i risultati della ricerca sono stati presentati dallo stesso Navon al Congresso di Hong Kong.
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)