Un gruppo di ricercatori dell'università di Northwestern (Illinois, USA) ha individuato come neutralizzare il meccanismo che determina lo sviluppo del morbo di Parkinson. Alla base della malattia sono i danni ossidativi alla dopamina. Quando muoiono i neuroni con la dopamina nell’area del cervello che controlla il movimento, si sviluppa la malattia. Intervenire precocemente sui neuroni della dopamina trattandoli con degli antiossidanti specifici, in modo da attenuare o prevenire gli effetti tossici impedirebbe il danno degenerativo. Identificare le persone con questo processo ad uno stadio iniziale può essere difficile, perché i danni prodotti non si manifestano ancora con sintomi. Per questo saranno importanti i test genetici, oltre alle immagini del cervello fatte con esami diagnostici. Si apre forse la strada a nuove forme di terapia della malattia di Parkinson.
(Fonte: tratto dall'articolo)