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Bianciardi Maria Teresa

Parkinson, serve un caffè. Neurologia La bevanda sembra contrastare l’insorgere della malattia degenerativa

Corriere Adriatico, 28-02-2017, p.21

Caffè e sigaretta, prego. Il più classico dei binomi messo al bando per il bene del cuore, sembra essere invece un'abitudine capace di contrastare l'insorgere della malattia o morbo di Parkinson. Al contrario, vivere o lavorare a stretto contatto con alcuni metalli pesanti come il manganese, rame ed acciaio può favorirne l'insorgenza, così come l'esposizione a tossine di alcuni pesticidi o idrocarburi, solventi o essere di sesso maschile, spiega il dottor Emanuele Medici, neurologo presso la Struttura Complessa di Neurologia dell'Ospedale di Jesi. 

"Sappiamo pure che la patologia ha una fase precedente alla malattia conclamata e che alcuni sintomi potrebbero essere premonitori. Tra questi, i disturbi dell'olfatto, del sonno, stitichezza o difficoltà nello svuotamento gastrico".

(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)

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Autore (Cognome Nome)Bianciardi Maria Teresa
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2017
Pagine21
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2017-02-28
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteCorriere Adriatico
Subtitolo in stampaCorriere Adriatico, 28-02-2017, p.21
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)
Volume
Approfondimenti
Bianciardi Maria Teresa
Parole chiave: Malattia di Parkinson Medicina alternativa