Il Parkinson, che colpisce 5 milioni di persone nel mondo, non ha ancora una cura, ma crescono le soluzioni per contrastarlo, anche per rispondere alle previsioni che indicano un aumento di ammalati nei prossimi 10 anni. La Fondazione Agostino Gemelli propone l'impianto di neurostimolatori cerebrali, una stimolazione cerebrale profonda, efficace nei disturbi motori.
Inoltre, è stata testata con successo presso l'Ospedale San Giuseppe di Empoli, una molecola naturale che contrasta i movimenti muscolari involontari e aiuta a ridurre il blocco motorio. Ci sono progressi anche per arrivare alla diagnosi precoce; l'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha sviluppato SensHand. Una sorta di connubio tra guanti hi-tech e intelligenza artificiale in grado di rilevare e misurare i movimenti delle braccia per scoprire eventuali spie precoci di tremore e rigidità.
Ma mentre la ricerca avanza, è di qualche settimana fa la denuncia rivolta all'Aifa dall'Accademia Limpe-Dismov per lo Studio della Malattia di Parkinson, che segnala l'irreperibilità di un farmaco che ne contrasta i sintomi. Inoltre, nel Lazio, l'Associazione Azione Parkinson ha denunciato le liste d'attesa lunghissime per accedere ai trattamenti fisioterapici, fondamentali per migliorare equilibrio e postura.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)