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Parkinson, la stimolazione profonda non aumenta l’impulsività

www.galileonet.it, 27-02-2019

La stimolazione cerebrale profonda è una tecnica chirurgica utilizzata da tempo per trattare con efficacia i sintomi della malattia di Parkinson. La stessa tecnica può esporre però i pazienti a cambiamenti nel comportamento e nei processi decisionali, per esempio nei confronti del cibo. Alterazione, questa, che li porterebbe ad assumere atteggiamenti a rischio. Ma non sempre, secondo una ricerca condotta da un’equipe guidata da Marilena Aiello e da Raffaella Rumiati, direttrice del Laboratorio Neuroscienze e Società della SISSA, in collaborazione con gli “Ospedali Riuniti” di Trieste e l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine. Lo studio pubblicato su Journal of Neurology mostra infatti che queste alterazioni non sembrano colpire tutte le forme di decisione o quantomeno non influenzare l’impulsività dei pazienti.

(Fonte: tratto dall'articolo)

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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2019-02-27
Numero
Fontewww.galileonet.it
Approfondimenti Onlinewww.galileonet.it/2019/02/parkinson-stimolazione-impulsivita/
Subtitolo in stampawww.galileonet.it, 27-02-2019
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
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