Aumento dell’autostima, miglioramento del benessere emotivo e, nei casi più complessi, diminuzione del grado di depressione. Così, alcuni malati di Parkinson, che in via sperimentale hanno associato la teatroterapia alla cure farmacologie, hanno migliorato la qualità della propria vita.
«Lo studio, durato 15 mesi, è terminato da circa un anno ma l’’80% dei pazienti ha continuato a pagare di tasca propria la teatroterapia per non rinunciare ai progressi ottenuti». A tracciare il bilancio, a circa 12 mesi dalla pubblicazione dei risultati, è Giovanni Mirabella, ricercatore di Neurofisiologia Cognitiva e docente di Fisiologia all’università La Sapienza di Roma, consulente scientifico dell’ospedale neurologico mediterraneo di Pozzilli (Is), coordinatore e autore dello studio.
(Fonte: tratto dall'articolo)