Inizia in questi giorni, in Toscana, la sperimentazione di sensori speciali per la diagnosi precoce e il monitoraggio dell’evoluzione del Parkinson. I sensori misureranno le caratteristiche cinetiche e i movimenti degli arti del corpo dei soggetti prescelti. Il dottor Maremmani neurologo del Noa (Nuovo ospedale Apuane) ha presentato, il 24 febbraio scorso, il progetto “Daphne” e lo studio “Casanova”, messi a punto dal suo Istituto con l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (Ibr-Sssa) e l’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa (Ifc-Cnr). Il dottor Maremmani, che coordinerà la sperimentazione, ha ricordato che il Parkinson è una delle più frequenti malattie neurodegenerative; affligge l’1% delle persone sopra i 65 anni e, ad oggi, la diagnosi arriva quando la patologia è già iniziata da circa 5-7 anni.
(Fonte: www.iltirreno.gelocal.it)