E’ passata alla Camera la legge sul consenso informato e il biotestamento, mentre è stato bocciato l’emendamento sull’eutanasia. La legge conta 6 articoli che riguardano diversi ambiti. Il consenso informato ai trattamenti sanitari, per il paziente in grado di esprimersi direttamente, fa si che questi possa rifiutarli nel loro insieme, incluse idratazione e nutrizione artificiali, considerati atti medici a tutti gli effetti. Può inoltre nominare un fiduciario. Il medico ha comunque uno spazio di autonomia, non è solo semplice esecutore.E’ possibile redigere per iscritto il proprio testamento biologico, basta essere maggiorenni e in condizione di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale, futura incapacità di autodeterminarsi. Tra le cure ritenute inappropriate o che si configurano inutili soggette al rifiuto, compaiono nutrizione e idratazione artificiale. Viene introdotto il divieto di «ostinazione irragionevole nella somministrazione delle cure e il ricorso a trattamenti inutili o sproporzionati» che sarebbe un no esplicito all’accanimento terapeutico su persone con pochi giorni di vita. Debbono comunque sempre essere garantite terapia del dolore e cure palliative. In caso di minore, al di là del consenso informato dal genitore o dal tutore va comunque tenuto conto della volontà del ragazzo. Altri tre articoli riguardano la pianificazione condivisa delle cure tra medico e paziente e la validità di documenti che prima dell’applicazione della legge contengano disposizioni anticipate di trattamento depositati presso uffici comunali o davanti a un notaio.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)