Gli autori di uno studio pubblicato sul Journal of Interventional Cardiology sostengono che l’ età, da sola, in assenza di altri fattori non cardiaci, non dovrebbe impedire a un paziente di accedere all'intervento coronarico percutaneo (PCI). In un gruppo di ultra ottantenni, pur osservando una mortalità per tutte le cause superiore rispetto agli anziani tra 75 e 80 anni, non si sono rilevate differenze statisticamente significative nei tassi di mortalità cardiaca, infarto miocardico, incidente cerebrovascolare o outcome compositi. I pazienti molto anziani sono molto spesso esclusi dai trial più importanti. Questo studio dimostra che non bisogna avere pregiudizi nei confronti dei pazienti più anziani perché la causa degli eventi ischemici è correlata alla comorbilità ed è indipendente dall'età.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)