Anche questo Plenum del Comitato centrale del partito comunista cinese passerà alla storia, perché sarà ricordato come l’incontro che ha sancito la fine della legge del figlio unico. La Cina ha bisogno di aumentare il numero di giovani (e di donne) essendo un paese anziano. L’invecchiamento della società procede a un ritmo accelerato. Secondo le stime dell’Onu, il picco della crescita della popolazione cinese sarebbe stato raggiunto nel 2030. Oltre a un nuovo stile di vita, più vicino a quello occidentale, con una conseguente priorità data alla carriera, cui va unita la necessità confuciana di accudire, anche economicamente, i propri parenti anziani. E proprio su questo asse confuciano sembra aver disegnato il futuro del paese il comitato centrale. Il suo nuovo piano quinquennale, che sarà presentato ufficialmente a marzo, è circondato da una serie di misure, tra le quali spicca l’allargamento delle pensioni di anzianità — con particolare riferimento alle prote-zioni sanitarie — a tutta la popolazione. Ne consegue che quei 200 milioni circa di anziani che erano esclusi dai meccanismi previdenziali, statali e sociali suddivisi in varie categorie e scaglioni, ora avranno una forma di reddito universale. Significa che per quegli anziani che rimangono nelle campagne, mentre i figli sono nelle grandi e medie città a lavorare, e che solitamente vivono in condizioni di povertà, migliorerà e non poco la vita e renderà meno pericoloso il futuro in caso di malattie e necessità mediche.
(Fonte: tratto dall'articolo)