A Casa Kolbe, centro servizi per anziani di Pedavena (BL), Luigina, una delle ospiti, ha compiuto 72 anni martedì 16 febbraio. In regalo ha ricevuto un sacchetto di squisiti cioccolatini da sua nipote Ania.
Ma è una nipote che non ha mai conosciuto personalmente, ma solo in videochiamata e con cui, a dire il vero, non c’è neanche alcun legame di sangue. Ania è infatti una “Nipote di Babbo Natale”. Si chiamano così i volontari che decidono di inviare un regalo – per Natale, ma non solo – a un’anziana o un anziano ospite di una casa di riposo. Quale regalo? Quello che l’anziana o l’anziano ha chiesto nella sua “lettera a Babbo Natale”. Casa Kolbe è una delle 228 case di riposo in Italia ad avere aderito nel 2020 all’iniziativa “Nipoti di Babbo Natale” promossa dall’associazione comasca “Un sorriso in più”. Luigina non è l’unica in Casa Kolbe ad avere ricevuto un regalo da un Nipote speciale.
C’è chi tra gli ospiti aveva chiesto un romanzo di avventure, chi un calendario a caratteri grandi, chi una copertina di lana leggera, un maglioncino rosso (dal quale adesso è difficile separarsi) o penne colorate. I “Nipoti” hanno letto sul sito del progetto questi desideri, hanno acquistato l’oggetto e lo hanno spedito a Casa Kolbe per Natale. Questa iniziativa ha fatto bene al cuore degli anziani e ha consentito di apprezzare la genuina sensibilità delle persone e godere di una vicinanza – seppur solo affettiva e non fisica – che il virus sta togliendo da troppo tempo.
(Fonte: tratto dall'articolo)