In Lombardia continua la mobilitazione dei pensionati, supportati dai sindacati, contro i tagli alla rivalutazione delle pensioni decisi dal Governo, le misure fiscali, la non autosufficienza e molte altre questioni di interesse per la categoria. Contestata anche la nuova 'quota 100' per accedere alla pensione: in Lombardia, si stima siano circa cinquantamila i potenziali interessati dalle nuove regole. Secondo i pensionati e i sindacati il Governo non ha «rispettato gli accordi sottoscritti » ed ha inoltre scelto di far cassa con il nuovo raffreddamento dell’indicizzazione delle pensioni. Infatti chi oggi ha una pensione fino a 1.522 euro al mese lordi, potrà continuare a contare sul 10 0% di rivalutazione legata all’inflazione, mentre per gli assegni superiori è prevista una stretta che comporterà una perdita da 65 a 325 euro lordi anno a partire dal 2019. I sindacati lombardi dei pensionati lamentano l’assenza di un rilancio di una legge sulla non autosufficienza e un’idea sociale di welfare europeo, né su investimenti per lo sviluppo del Paese, oltre ad un difficile rapporto con la regione Lombardia sui temi del welfare e della sanità.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)