Circola in questi giorni la bozza di decreto legge con la nuova misura denominata Pensione Quota 100. Potrebbe subire ancora modifiche ma nei suoi tratti essenziali prevede che :
- nel triennio 2019-2021 gli iscritti alle gestioni INPS dipendenti, autonomi e gestione separata, possano accedere alla pensione quota 100 e conseguire il diritto al trattamento se hanno almeno 62 anni e 38 anni di contributi versati;
- chi è iscritto a 2 o più gestioni INPS può accedere alla misura cumulando i contributi in più gestioni e, ai fini della decorrenza della pensione, si applicano le regole previste per la gestione pensionistica di ultima iscrizione;
- la pensione quota 100 non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo dal giorno di decorrenza della stessa e fino alla maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia. Redditi da lavoro autonomo occasionale possono essere cumulati fino a 5000 euro lordi annui.
- Per i dipendenti pubblici sono previste regole di accesso diverse:
- chi matura il diritto entro 31/03/2019 può andare in pensione dal 1° luglio 2019;
- chi matura i requisiti dopo il 1° aprile 2019 consegue il diritto alla pensione dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti stessi;
- la domanda di collocamento a riposo deve essere presentata all’amministrazione di appartenenza con un preavviso di 6 mesi;
- per la quota 100 non si applica il collocamento a riposo d’ufficio.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)