I tecnici di Palazzo Chigi e del ministero del Lavoro hanno già messo a punto diverse ipotesi d’intervento, per avviare la cosiddetta “fase 2” e perfezionare la “fase 1” del protocollo pensioni siglato un anno fa da esecutivo e sindacati. Una sorta di mini-pacchetto che troverà posto nella prossima legge di bilancio autunnale. Alcune delle opzioni saranno discusse prima della pausa estiva tra il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil. A cominciare da quella sugli sconti contributivi per le donne, seppure limitati all’Ape social. Il Governo sta valutando un “bonus” di anzianità contributiva di 2 o 3 anni. na proposta organica del Governo non è ancora pronta. Ma i tecnici di Palazzo Chigi e del ministero del Lavoro hanno già messo a punto diverse ipotesi d’intervento, alcune delle quali sono in una fase molto avanzata, per avviare la cosiddetta “fase 2”e perfezionare la “fase 1” del protocollo pensioni siglato un anno fa da esecutivo e sindacati. Una sorta di mini-pacchetto che troverà posto nella prossima legge di bilancio autunnale. Il Governo sta valutando un “bonus” di anzianità contributiva di 2 o 3 anni. Sul tavolo anche una misura per rendere subito maggiormente “utilizzabile” la Rita (Rendita integrativa temporanea anticipata) per tutti rendendola possibilmente più “svincolata” dall’Ape, creando una sorta di primo step nel percorso che dovrà portare, ma solo con la manovra 2019, a rendere più appetibile (anche fiscalmente) l’accesso alla previdenza complementare.
(Fonte: tratto dall'articolo)