Anche le pensioni di reversibilità verranno ancorate al reddito in conseguenza della razionalizzazione delle prestazioni di natura assistenziale e previdenziale prevista dal ddl delega per il contrasto alla povertà. Le nuove regole si applicheranno solo alle nuove pensioni, mentre gli assegni già in essere non verranno modificati. Il ddl precisa che verranno introdotti “principi di universalismo selettivo nell’accesso, secondo criteri unificati di valutazione della condizione economica in base all’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”. Quindi, se finora le pensioni di reversibilità sono state erogate sulla base del numero dei superstiti (per esempio se c’è solo il coniuge sopravvissuto viene erogato il 60% della pensione, ma se ci sono almeno due figli si arriva al 100%, a prescindere dal reddito dei beneficiari), adesso si passerà alla valutazione del reddito. Verrà rivista anche la pensione sociale, l’Asdi (il sussidio di disoccupazione) e la Sia (sostegno all’inclusione attiva).
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)