Il Rapporto di Censis e Confcooperative mette in luce i problemi riguardo ai trattamenti previdenziali che dovranno affrontare i giovani, ed evidenzia come avranno trattamenti pensionistici molto inferiori a quelli dei loro genitori. Questo a causa del fatto che trovano lavoro più tardi, lavorano meno e con retribuzioni più basse, anche se il problema è più grave nel Meridione. Quindi non basta più lavorare, possono essere a rischio povertà anche famiglie in cui il principale percettore di reddito è occupato, ma prende una paga bassa e ciò lo porterà a rischiare di prendere ancor meno con la pensione. Inoltre il trattamento previdenziale dipende molto dalla continuità della carriera lavorativa e dall'adeguatezza dei contributi versati in percentuale della retribuzione, il che può portare ad avere importi delle pensioni molto ridotti. Per questo il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini ha definito la situazione una «bomba sociale che va disinnescata», magari con un nuovo patto intergenerazionale che garantisca ai figli le stesse opportunità dei padri.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)