Poiché buona parte degli squilibri pensionistici deriva dai disavanzi regionali tra contributi e prestazioni e tra pensioni contributive e assistenziali, il Centro studi Itinerari Previdenziali ha deciso di monitorare la distribuzione geografica delle tipologie di pensione Ivs( (anzianità, vecchiaia, invalidità e superstiti). I dati sono stati tratti dagli archivi Inps al 31 dicembre 2017. Per ogni categoria di prestazione e per ogni singola regione è stata calcolata la distribuzione percentuale sul totale della categoria nonché la percentuale per ogni provincia.
Per ciò che concerne le pensioni di anzianità è emerso che la maggior parte dei titolari ( il 58,4%) si trova al Nord, circa 1 su 5 (20,3%) in Lombardia e più o meno 1 su 10 in Piemonte (10,0%) Emilia-Romagna (10,0%) e Veneto (9,9%), Agli ultimi posti invece stanno le regioni del Centro (Umbria all’1,6%) e del Sud: Calabria (1,8%), Basilicata (0,6%) e Molise (0,5%) e quelle a Statuto speciale: Sardegna (2,2%), Trentino-Alto Adige (2,1%) e Valle d’Aosta (0,3%), a eccezione della Sicilia (4,6%) che si trova a metà classifica. Le pensioni estere appartenenti a questa tipologia sono l'1,2%.
Per le pensioni di vecchiaia la ripartizione geografica è simile. Quasi 7 su 10 sono erogate al Centro-Nord (68,7% del totale nazionale), soprattutto in Lombardia (17,3%), Lazio (8,4%), Emilia-Romagna (8,2%), Piemonte (8,1%), Veneto (7,7%), Toscana (7,1%). Al Sud primeggia la Campania (7,0%). Le pensioni di vecchiaia erogate in tutta Italia sono il 96,7% e all’estero il 3,3%.
Lo stesso quadro si rinviene per ciò che riguarda le pensioni ai superstiti che hanno più titolari tra Nord e Centro Italia con in cima alla classifica Lombardia (15,9%), il Lazio (8,4%) e il Piemonte (8,1%).
Quanto alle pensioni di invalidità previdenziale (45,6%) si inverte il quadro finora descritto con una prevalenza di titolari al Sud. Occupano i primi posti della classifica la Campania (10,8%), la Puglia (9,4%) e la Sicilia (9,2%). Nel Centro prevale il Lazio (9,6%). Nel Nord, in Lombardia risiede l’8,9% dei titolari di pensioni di invalidità previdenziale, seguita dall’Emilia-Romagna (6,9%).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)