Uno studio della Uil (Unione italiana del lavoro) dimostra che il blocco dell’indicizzazione delle pensioni dal 2011 ad oggi ha generato "danni gravissimi e permanenti" al potere d'acquisto di milioni di pensionati.
Dalla ricerca emerge che una pensione di 1.500 euro lordi mensili nel 2011 ha cumulato una perdita di 74,03 euro al mese (962,39 annui); un pensionato che, alla stessa data percepiva 1.900 euro lordi mensili, ha subìto ad oggi un mancato incremento di circa 1.378,83€ lordi lordi annui.
Per la Uil bisogna inoltre aggiornare i meccanismi di calcolo dell’indicizzazione, basati sul paniere Foi (Famiglie di Operai e Impiegati), che non rispecchiano a pieno le reali spese sostenute dagli anziani; occorre infine ridurre la tassazione media nel nostro Paese, che è doppia rispetto alla media dei paesi Ocse.
Queste le richieste che la Uil porterà al tavolo sulle pensioni con il Governo.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)