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Colombo Davide

Pensioni future: a rischio il Patto giovani-anziani

Il Sole 24 ore, 26-05-2019, p.26

Dai risultati della 6° indagine campionaria realizzata da Mefop, società per la promozione della previdenza complementare e la conoscenza sulle politiche di welfare, emerge che gli italiani non conoscono il loro sistema previdenziale. Danno infatti per scontato che non avranno lo stesso tenore di vita e temono che da anziani non riceveranno dallo Stato l’assistenza e le cure necessarie. Il 30% della popolazione non conosce calcolo contributivo e non sa come funziona (percentuale in crescita rispetto al 23% del 2012) e più di un quinto (23% contro il 19% di sei anni fa) sostiene che il sistema vigente è prevalentemente a calcolo retributivo. Sa rispondere alla domanda sulla modalità del calcolo della pensione futura solo il 28% di chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 (era il 42% nel 2012). E il 64% di chi lavora da più tempo ed avrà quindi il sistema misto retributivo-contributivo dà una risposta sbagliata sulla questione. La cosa peggiore è che alle domande sul gradimento rispetto alla “quota 100” e sull’accordo se si possano alleggerire i requisiti di pensionamento aumentando il debito implicito che dovranno pagare i giovani, solo il 26% si dice coerentemente non favorevole. Mentre c’è un 24% di molto favorevoli ai pensionamenti anticipati e un 19% di soggetti che si dicono contrari al trasferimento di ulteriori oneri sulle generazioni future ma favorevoli alle uscite anticipate. Questo perché si pensa solo all’immediato e si sottovalutano gli effetti di medio, lungo periodo sul mercato del lavoro, il prelievo fiscale, il disavanzo e la crescita del reddito. Inoltre l’87% del campione è convinto che le pensioni future non saranno sufficienti per coprire i bisogni di vita e il 73% pensa la stessa cosa sulla sanità pubblica, ma non pensa di puntare sulle forme complementari di previdenza o assicurazione sanitaria. Questo per varie ragioni: il 40% dichiara di non aver abbastanza risparmi, il 25% non ha fiducia nei mercati finanziari, l’11% non ha un lavoro stabile. C’è poca comprensione e consapevolezza da parte di giovani, di cosa comporti il rischio di un debito pensionistico implicito fuori misura.

(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)

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Autore (Cognome Nome)Colombo Davide
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2019
Pagine26
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-05-26
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteIl Sole 24 ore
Subtitolo in stampaIl Sole 24 ore, 26-05-2019, p.26
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)
Volume
Approfondimenti
Colombo Davide
Attori
Parole chiave: Rapporti intergenerazionali Sistema pensionistico