La ricerca di Auser e Spi- Cgil "Problemi e prospettive della domiciliarità. Il diritto di invecchiare a casa propria" offre una visione pessimistica del futuro perché ci saranno un numero crescente di anziani e una quantità decrescente di risorse destinate al welfare. Ciò porterebbe al rischio di abbandono di anziani in case non sempre adeguate alle loro condizioni. Nel 56% di case con anziani in edifici superiori ai due piani manca l’ascensore, e nel 7% dei casi non c’è il riscaldamento. Bisogna pensare poi che l’occupazione tra i giovani è inferiore al 50%, la più alta in Europa e questo nel futuro non permetterà loro di pagarsi badanti e assistenza. Oggi in media il welfare "informale" costa 667 euro per famiglia e solo il 31,4% delle famiglie ha un sostegno pubblico, in genere l’assegno di accompagno. Le altre famiglie si sono dovute arrangiare: il 48,2% ha ridotto i consumi, il 20,2% ha intaccato i propri risparmi, il 2,8% si è indebitata. Oggi in Italia lavorano circa 1.655.000 badanti ma le proiezioni allertano che nel 2030 ne serviranno più di due milioni. Negli ultimi anni, a fronte di un aumento degli anziani, sono diminuite le spese per il welfare e sono diminuiti del 21,4% gli anziani che usufruiscono di un servizio di assistenza a domicilio.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)