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Alfaro Gigliola

Per assicurare una vecchiaia più attiva

Il Cittadino di Lodi, 06-01-2017

Quali sono le chiavi del benessere di una popolazione sempre più anziana ma in grado di rimanere professionalmente attive più a lungo e quindi aiutare i giovani? Quali i modelli di welfare per supportare il processo di invecchiamento senza creare iniquità tra le diverse generazioni? A questi e a molti altri interrogativi che permetteranno di disegnare il futuro dell'Europa sono chiamati a rispondere gruppi di ricercatori impegnati in progetti internazionali e interdisciplinari che hanno vinto finanziamenti per circa 7 milioni di euro. Ecco i progetti vincitori:

“Crew” (Care, retirement and wellbeing of older people across different welfare regimes) è un progetto di un gruppo interdisciplinare composto da sei istituzioni in cinque paesi, che tenterà di indagare sui fattori che influenzano il benessere globale della persona anziana.

Il Progetto “Emmy” (European Welfare Models and Mental Wellbeing in Final Years of Life) è uno studio comparativo sull’impatto dei sistemi di welfare sul benessere mentale dei più anziani in Finlandia, Italia, Norvegia e Spagna, compresi gli aspetti come l’equità, l’inclusione sociale, la responsabilizzazione e la partecipazione. Sosterrà lo scambio di buone politiche tra gli Stati membri dell’Ue effettuando studi sulla realtà attuale nei quattro paesi partecipanti. Il progetto sosterrà lo sviluppo di modelli di assistenza sociale al fine di concentrarsi sul benessere mentale globale gli anziani.

Il Progetto “Weltransim” ha lo scopo di spiegare come il processo di invecchiamento delle popolazioni influenzi i trasferimenti di risorse tra diversi gruppi di età e anche tra le persone della stessa generazione.A seconda delle diverse politiche del welfare, questi effetti dell’invecchiamento della popolazione avranno un impatto diverso sul resto della società. 

Il Progetto “Circle” esplora gli effetti dei recenti cambiamenti economici e demografici sulla distribuzione intergenerazionale del reddito e sulla capacità delle famiglie di prestare assistenza ai propri membri in difficoltà e garantirne il sostegno economico in caso di bisogno, spiega Claudia Villosio, del “Laboratorio Riccardo Revelli – Centre for Employment Studies. Collegio Carlo Alberto”, a Moncalieri (Torino).

(Sintesi redatta da: Piero Mariani)

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Autore (Cognome Nome)Alfaro Gigliola
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LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2017-01-06
Numero
FonteIl Cittadino di Lodi
Approfondimenti Onlinewww.ilcittadino.it/p/opinioni/fondi/2017/01/06/ABZtd6kL-attiva_assicurare_una_vecchiaia.html
Subtitolo in stampaIl Cittadino di Lodi, 06-01-2017
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Piero Mariani)
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Alfaro Gigliola
Parole chiave: Buone pratiche Invecchiamento attivo