L’Inps, nelle circolari 33 e 34 relative all’Ape Social, indica come sia stata allargata la platea dei caregiver a parenti e affini di secondo grado conviventi con il disabile se non presenti parenti di primo grado o se presenti ma in condizione di gravità, età over 70 anni o invalidità. Tale situazione andrà autocertificata nella richiesta di certificazione. Le certificazioni di invalidità da allegare alle domande di certificazione di Ape e pensione precoce per care-givers o richiedenti essi stessi invalidi oltre il 74%, saranno accettati anche verbali o certificati provvisori con erogazione delle prestazioni; le stesse potranno tuttavia essere oggetto di recupero nel caso di verbali definitivi con esito negativo rispetto alla certificazione della disabilità richiesta. Un particolare regime di semplificazione burocratica viene accordato agli affetti di patologie oncologiche o affetti da sindrome di Down. Per i lavoratori gravosi, le circolari registrano l’ampliamento dell’elenco delle mansioni difficoltose (da 11 a 15) nonché le modifiche dei requisiti, prevedendo che il lavoro usurante sia stato svolto dal richiedente, anche non continuativamente, per almeno 6 negli ultimi 7 anni di lavoro, o 7 negli ultimi 10, venendo meno dal 2018 il requisito formale dell’applicazione di un tasso premiale Inail pari ad almeno 17/1000 durante lo svolgimento delle prestazioni di lavoro gravoso.
(Fonte: tratto dall'articolo)