I nonni hanno assunto un ruolo di collante: aiutano i figli che lavorano a crescere le nuove generazioni e sostengono economicamente quelli che hanno perso il posto. Come ha scritto la psicologa Anna Oliverio Ferraris, il loro ruolo non si non si limita a «tappare le falle o intervenire nei momenti difficili». La presenza di un nonno o di una nonna nella vita di un nipote ha già di per sé l’effetto di allargare i confini della famiglia nucleare. E la loro figura comincia a diventare essenziale quando una famiglia si disgrega e si tratta di raccogliere i cocci. A Torino, il Tribunale ha concesso a una donna separata di trasferirsi a Livorno - allontanando dal padre le due bambine di 8 e 11 anni - proprio perché, tra le altre cose, anche i nonni avevano deciso di traslocare in Toscana. Avrebbero seguito le nipoti, dando così un decisivo contributo a «mantenere l’ambiente famigliare conosciuto dalle bambine». L’ex marito - che ha l’affidamento condiviso delle bambine e ora vive con un’altra donna da cui ha appena avuto un figlio - si era opposto ritenendo che il cambio di residenza avrebbe sradicate le figlie dal loro ambiente abituale. Obiezione che ha fatto vacillare i giudici, che hanno poi scelto il minore dei mali, rappresentato dalla presenza dei nonni disposti a lasciare Torino per seguire figlia e nipoti a Livorno. Sono loro - forse anche più del padre, pur giudicato «idoneo» - il collante della famiglia.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)