Vi sono persone che mantengono, anche nella terza età, una varietà di interessi, una mente efficiente e aperta alle novità, un comportamento attivo e socialmente impegnato, hanno cioè una verde vecchiaia. Altre tendono, invece, a rifiutare nuove esperienze, a isolarsi, andando incontro a un rapido decadimento fisico e mentale, a una vecchiaia grigia. Da che cosa dipende questo diverso esito? Solo da fattori genetici o anche dal fatto di dare spazio, nell'età adulta, a comportamenti che possono ritardare il declino, permettendo di restare curiosi, creativi, socialmente attivi anche in tarda età? L'autore prende appunto in esame ciò che si può fare per rallentare e per compensare tale declino tramite una serie di attività che rinnovino quotidianamente la gioia di vivere e il senso di restare utili agli altri. Considera poi in modo più approfondito quelle attività che nel loro insieme configurano l'impegnativo ma gratificante "mestiere di nonno". (Fonte: www.ibs.it)