Attualmente il modello di vita più diffuso in Perù è quello della famiglia allargata. Nel Paese infatti latita l’assistenza statale, dal 2016 è in crisi politica e quasi tre persone su quattro lavorano in nero (più del 70% della popolazione attiva non versa contributi), con grave penalità per il sistema pensionistico statale.
Chi contribuisce si divide in due gruppi: il 10% aderisce all’Onp (sistema per ripartizione), il restante 20% è affiliato all’Afp (sistema per capitalizzazione). L’Onp, però, è sull’orlo del fallimento per mancanza di contributi e molte famiglie devono occuparsi degli anziani rimasti senza pensione. Anche per questo molti di loro rimangono il più possibile attivi nel mondo occupazionale.
Il motivo di una scelta simile è però anche culturale: il termine abuelo/a (nonno/a) è infatti utilizzato con rispetto per indicare tutti gli antenati, vivi o morti, apportatori di sapienza. Il secondo motivo è nella discendenza e nella sua gratitudine, un aspetto molto forte nella vita andina. L’ultimo motivo, in realtà, è nella mancanza di un sostegno statale adeguato.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)