La risposta primaria alla non autosufficienza è stata finora privata con la convinzione che la domiciliarità fosse comunque la risposta migliore. Si intravede dietro questa impostazione una deresponsabilizzazione comunitaria rispetto al problema. La residenzialità, altro pilastro della risposta, è in Italia solo la via residuale. Il ricovero dell'anziano in struttura è vissuto come esodo forzato in assenza di una rete familiare efficiente o difronte ad un eccessivo carico di lavoro. Occorre passare dalla logica della erogazione delle prestazioni a quella della presa in carico della persona. La sfida per il futuro è quella di promuovere la longevità attiva per i non autosufficienti.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)