Per il paziente anziano spesso è difficile adattarsi a cambiamenti rilevanti come può essere un ricovero in ospedale – spiega la dottoressa Agnese Rossi, psicoterapeuta di Humanitas Gavazzeni -. La malattia in sé è un ostacolo che rende tutti più vulnerabili, ancor di più gli anziani. Spesso infatti comporta un decadimento delle funzioni cognitive, legate sia a processi fisiologici che al disagio psicologico conseguente a situazioni che portano sofferenza e stress, sia per i pazienti che per i familiari. Il disorientamento può essere spazio-temporale, può comportare agitazione psicomotoria, difficoltà nella gestione delle semplici attività quotidiane, può alterare il ritmo sonno-veglia e talvolta può arrivare al delirium (o stato confusionale acuto) in cui si modificano lo stato di coscienza, la percezione, l’ideazione e il pensiero diviene disorganizzato.
(Fonte: tratto dall'articolo)